scorri in basso per la versione italiana Infinite Tendencies of Democracy - is, from a sonic perspective, a piece about additive synthesis. From another point of view, this work is a reflection about collective participation applied to new communication technologies.
According to information theory, a limited number of elements affinecessary for it to be able to pass through and be efficacious, otherwise it becomes noise, a continuous series of values that fills all the
empty spaces.
Infinite Tendencies of Democracy - è una installazione di suono e luce basata sulla sintesi additiva. Per ogni connessione alla pagina internet dedicata viene aggiunta alla composizione un'onda sonora sinusoidale di frequenza casuale.
Visivamente il suono è rappresentato da uno spettrogramma; ogni onda disegna una sottile linea verticale che si illumina sullo schermo e pulsa in accordo con il suo volume. Il titolo è una riflessione sulla partecipazione collettiva applicata alle nuove tecnologie della comunicazione e si riferisce alla domanda che sorge riguardo all'influenza di internet sul dominio politico e sociale. Un pubblico sempre più vasto viene raggiunto attraverso i media e la rete è considerata responsabile di molti cambiamenti importanti della storia recente e destinati ad una portata sempre più vasta.
La democrazia consiste nel dare a tutti l'opportunità di esprimersi e partecipare al processo di promulgazione di regole e diritti egualitari e internet potrebbe sembrare lo strumento perfetto per orientarsi verso una crescita sociale e civile globale. Secondo la teoria dell'informazione, è necessario un numero limitato di elementi affinché l'informazione riesca a passare ed essere efficace, altrimenti diventa rumore, una serie continua di valori che riempie tutti gli spazi vuoti.
Dare a tutti il diritto di partecipare con la propria voce sta portando ad un rumore? Ad un caos sociale e politico?
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The Prague Quadriennal / Sound Kitchen series Curated by Steve Brown The Atrium Art Gallery, Bournemouth (UK). Curated by Bill Thompson Thanks to
Sinead Ging
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